La storia della Giaccio Frutta è nata con le percoche. E ancora oggi il frutto è una delle specialità dell’Organizzazione di produttori di Vitualazio (Caserta), che ora è nel vivo della campagna drupacee.
“Iniziamo con le produzioni sotto serra a maggio e proseguiamo fino ad ottobre con le varietà tardive”, racconta a Italiafruit News Antonio Giaccio, responsabile qualità dell’Op. Le percoche sono una bandiera dell’azienda. “Il prodotto è delicato, ma il gusto è inconfondibile e ha un buon mercato – aggiunge – La lavorazione non è banale, ma grazie all’esperienza dei nostri operatori offriamo frutti di qualità che ci regalano delle belle soddisfazioni”.
E la campagna delle pesche come è partita? “Bene, ma non benissimo – riassume il manager – Dopo una fase iniziale incerta il mercato si è ripreso e ora le vendite sono lineari e fluide, non ci sono blocchi o sovrapposizioni di areali, la merce diciamo così che ha una vita veloce e prezzi soddisfacenti”.
Giaccio Frutta negli ultimi dieci anni ha investito sulle pesche piatte. “Stiamo aumentando le superfici dedicate e i frutti li proponiamo in cassette monostrato per evidenziare la bellezza e la qualità delle tabacchiere – sottolinea il responsabile qualità dell’Op campana – E’ un prodotto tradizionalmente italiana che, dopo averlo abbandonato, ce lo stiamo riprendendo dalla Spagna. Nella nostra azienda abbiamo chiuso il calendario, con una disponibilità da maggio a settembre e la volontà di continuare a spingerle”.
La cooperativa casertana sta registrando una buona annata per le susine, “sia come qualità che come vendite – rimarca Giaccio – Sfruttano un po’ i volumi inferiori di pesche e nettarine”.
C’è poi una specialità campana che la Giaccio Frutta valorizza: l’albicocca pellecchiella. Un prodotto di nicchia dal sapore caratteristico che l’azienda comunica applicando un folder esplicativo in ogni confezione.
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