Inchiesta sul futuro dell’ortofrutta italiana realizzata dalla nostra redazione interpellando imprenditori e manager che dal 2012 al 2020 sono stati insigniti del riconoscimento di Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana. Abbiamo raccolto la loro opinione sui freni che si frappongono allo sviluppo del settore, sulle opportunità da cogliere e sulle prospettive da qui a 5 anni. Le precedenti puntate sono andate online il 15, il 16, il 19, il 20, il 21, il 26 e il 29 aprile. L’inchiesta completa – 65 interventi, l’analisi delle loro risposte, una conclusione ragionata – viene pubblicata sull’Annuario 2021 di Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana, in distribuzione da questa settimana. (a.f.)
Antonio Giaccio / presidente OP Giaccio Frutta
I freni allo sviluppo. Un primo ostacolo allo sviluppo del settore dell’ortofrutta è la frammentazione delle aziende agricole; la mancanza di aggregazione dell’offerta non permette di avere il necessario potere contrattuale. In secondo luogo, abbiamo una politica troppo distante dalle aziende, frammentaria, priva di un progetto a lungo termine, che possa avere tra gli obiettivi quello di snellire la burocrazia ed investire nella formazione di personale qualificato per l’agricoltura.Le opportunità da cogliere. Il comparto dell’ortofrutta può ancora dare molto, ci sono tante opportunità ancora da cogliere, una su tutte è la valorizzazione dei prodotti a marchio IGP e DOP, di cui l’Italia è leader nel mondo. Un’altra opportunità è data dalla crescente capacità di analisi dei big-data: se si facesse una buona raccolta di dati a livello nazionale ed europeo, in modo da avere un database sulle produzioni e i relativi periodi di maturazione, si potrebbero fare delle stime, evitando le sovrapproduzioni. Una nicchia che può crescere e decollare diventando una risorsa per le aziende di produzione è senza dubbio l’e-commerce. Prospettive da qui a 5 anni. Quello dell’agricoltura è un settore che può solo migliorare. Sicuramente il 2020 non è stato un anno dei più semplici, anzi ha avuto un impatto devastante su molte aziende, ma come si dice “mater artium necessitas”, la necessità aguzza l’ingegno. Dobbiamo guardare al futuro con fiducia. Le prospettive dipendono da una maggiore visibilità e valorizzazione della produzione ortofrutticola italiana all’interno e a livello internazionale.
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